martedì 16 giugno 2015

16 giugno e tanti ricordi

Il 16 giugno è una data che non si può dimenticare per tutto l'ambiente Effe; seguendo la, ormai, famosa regola del cinque (2005 - 2010 ) è possibile ricostruire un'intera storia di gioie bianco - blu riprendendo questa data.
Ma partiamo dal principio.
16 giugno 2005 - Finale scudetto
La effe, dopo aver vinto gara 1(70 - 77) e 3 (71 - 80), si trova in vantaggio nella serie (2 - 1) contro la corazzata Olimpia Milano al Forum.
Mancano 30" al termine e i bianco - blu, dopo una partita durissima e spettacolare, si trovano sotto di due (65 - 63) e hanno la possibilità di pareggiare con Ruben Douglas (tiri liberi) che fino a quel momento ne aveva messi 12.
La guardia di Pasadena ne fa 1/2 e nonostante lo sforzo immane di tutta la squadra si rimane sotto e con una seria possibilità di giocarsela in gara 5.
Questo solo in apparenza perchè quando si parla di Fortitudo tutto è possibile.
E infatti...
Rimessa di Milano e palla all'ex Djordjevic, che gioca giustamente con il cronometro, e apertura per Calabria  che da oltre l'arco .... la mette sul ferro!
Ruben Doauglas
Rimbalzo di Basile che in pochi attimi si beve due avversari, palla ancora a Douglas che dai 6,75 spara una bomba che...entra per il più due Fortitudo.
La terna decide di utilizzare l'instant replay (introdotto proprio nella stagione 2004 - 2005) e, dopo attimi di silenzio assoluto nel palazzetto, viene decretata la realizzazione regolare e la vittoria Effe del suo secondo storico scudetto.
16 giugno 2010 - Gara 5 Finale DNA
Finale promozione DNA contro gli storici rivali di Forlì al Pala Creditido di Romagna; la Effe si gioca tutto nella decisiva gara 5 e nonostante la lotta faccia a faccia la partita incorona la Fulgor Libartas (80 - 77) dopo un canestro  di Forray e due tiri liberi di Farioli a 43" dalla conclusione.
Quaglia ha 4 falli, Muro (4 falli anche lui) è molto nervoso ma...
 Lamma guadagna due tiri da una fallo dello stesso Farioli , mettendono 2/2, ma non è ancora (80 - 79); è proprio in questo momento che, dopo un errore di Tassinari dalla lunga distanza ed una palla recuperata dopo un "batti e ribatti", che emerge l' "eroe" che non ti aspetti: Matteo Malaventura.
Matteo Malaventura
abbastanza
Riceve la palla da Muro a 3"  dalla sirena, evita un avversario con una finta e la mette dentro (dopo un tocco "ferro - ferro") per il definitivo 80 - 81 che decreta il ritorno dei bianco - blu in  Lega due.
Sono passati ormai anni da quelle due grandi partite ma il cuore e la passione fortitudo sono rimaste intatte.
Ora la Effe è tornata tra le grandi e può continuare ancora a sognare come una volta.





Alessandro Falanga

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